con il patrocinio:

4ª Edizione. 12 - 13 - 14 ottobre 2007. Fiera di Ancona

orari di apertura: venerdì, 10.00 - 20.00, sabato, 09.30 - 20.00, domenica, 09.30 - 19.00

INGRESSO GRATUITO

HOME PAGE

ESPOSITORI

VISITATORI

CONVEGNI E DIBATTITI

OBIETTIVI DEL MILLENNIO

AD ECO&EQUO

CINEMA ECO&EQUO

IMMAGINI IN LIBERTA'

MOSTRE

SPETTACOLI E ANIMAZIONI

STAMPA

RASSEGNA FOTOGRAFICA

LINKS

COME RAGGIUNGERCI

EDIZIONI PRECEDENTI

 

OBIETTIVI DEL MILLENNIO AD ECO&EQUO:

   
TARGET 2015 - I POVERI NON POSSONO ASPETTARE:

14 Associazioni marchigiane

unite per gli Obiettivi del Millennio

VIDEO SULLO STAND UP (20 MB)

 

La Campagna delle Nazioni Unite

per gli Obiettivi del Millennio

 

Il punto di partenza: la dichiarazione del Millennio
Nel 2000, adottando la Dichiarazione del Millennio, 189 leader mondiali si sono impegnati ad eliminare la povertà estrema. Lo hanno fatto impegnando i propri governi a raggiungere 8 Obiettivi concreti entro il 2015: dimezzare la povertà estrema e la fame; raggiungere l’istruzione primaria universale, promuovere l’uguaglianza di genere, diminuire la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie, assicurare la sostenibilità ambientale, sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo.

Responsabilità per i paesi ricchi e per i paesi poveri
Si tratta di un patto tra paesi poveri e paesi ricchi.

I paesi poveri si sono impegnati a:

• promuovere riforme a livello nazionale;

• incanalare gli aiuti per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio;

• migliorare la governance ed eliminare la corruzione.

I paesi ricchi si sono impegnati a:

• incrementare l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) - sino a portare allo 0,7 la percentuale del prodotto interno lordo (PIL) destinata all’APS;
• migliorare la qualità degli aiuti, per esempio mettendo al centro l’Africa Sub-Sahariana;
• investire in servizi sociali di base;
• eliminare distorsioni quali l’aiuto legato che favorisce le imprese del paese donatore anziché aiutare a far crescere le strutture locali;
• promuovere la cancellazione del debito;
• adottare regole di scambi commerciali internazionali eque, fondate su principi di giustizia, affinché il Round di Doha mantenga le promesse di sviluppo a beneficio dei paesi poveri.

A che punto siamo
A 7 anni dalla firma della Dichiarazione, non tutti gli obiettivi intermedi sono stati raggiunti. Ogni anno 10,7 milioni di bambini muoiono prima di compiere 5 anni ed oltre un miliardo di persone vive in assoluta miseria con meno di un dollaro al giorno. Al contempo, i negoziati di Doha sul commercio internazionale sono bloccati e per molti paesi ricchi l’incremento dell’aiuto pubblico allo sviluppo è ancora lontano dalla promessa di raggiungere lo 0,7% del PIL.
Invertire al tendenza
Per invertire la tendenza, e raggiungere gli Obiettivi del Millennio, serve una rinnovata volontà politica, nello spirito di partenariato che caratterizza la Dichiarazione del Millennio dove sia i paesi ricchi che i paesi poveri assumono responsabilità precise.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questo patto tra Sud e Nord del mondo e ricordare ai governi gli impegni assunti, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha lanciato, nel 2002, la
Campagna del Millennio “No excuse 2015”.

 

GLI OTTO OBIETTIVI DEL MILLENNIO

 

1. ELIMINARE LA POVERTÀ ESTREMA E LA FAME
Il traguardo:
dimezzare, entro il 2015, la percentuale di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno e di persone che soffrono la fame.

2. RAGGIUNGERE L'ISTRUZIONE PRIMARIA UNIVERSALE
Il traguardo:
assicurare, entro il 2015, che in ogni luogo i bambini e le bambine siano in grado di portare a termine un ciclo completo di istruzione primaria.

3. PROMUOVERE L’UGUAGLIANZA DI GENERE E L’EMPOWERMENT DELLE DONNE
Il traguardo:
eliminare la disuguaglianza di genere nell’istruzione primaria e secondaria preferibilmente entro il 2005 e a tutti i livelli di istruzione entro il 2015.

4. DIMINUIRE LA MORTALITÀ INFANTILE
Il traguardo:
ridurre di due terzi, entro il 2015, il tasso di mortalità infantile al di sotto dei cinque anni d’età.

5. MIGLIORARE LA SALUTE MATERNA
Il traguardo:
ridurre di tre quarti, entro il 2015, il tasso di mortalità materna.

6. COMBATTERE L’HIV/AIDS, LA MALARIA E LE ALTRE MALATTIE
Il traguardo:
arrestare, entro il 2015, e invertire la tendenza alla diffusione dell’HIV/AIDS, della malaria e di altre malattie, quali la tubercolosi.

7. ASSICURARE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Il traguardo:
integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche e nei programmi dei paesi, arrestare la perdita delle risorse ambientali, dimezzare il numero di persone che non hanno accesso all’acqua potabile.

8. SVILUPPARE UN PARTENARIATO GLOBALE PER LO SVILUPPO
I 189 stati membri delle Nazioni Unite che nel 2000 hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio si sono impegnati a costruire un partenariato per lo sviluppo, attraverso politiche e azioni concrete volte ad eliminare la povertà: la cooperazione allo sviluppo, un commercio internazionale che risponda ai bisogni dei paesi poveri, la riduzione e la cancellazione del debito dei paesi più poveri, il trasferimento di tecnologie.

 

SPECIALE

II Conferenza regionale

sull'Immigrazione

 

 

 

 

Eco&Equo è un evento promosso e organizzato dall'Assessorato ai Servizi sociali, Immigrazione e Ambiente della Regione Marche

Via Gentile da Fabriano n. 9 - 60125 - Ancona - tel. 071 806.2716 - 2717 - 2718 / fax 071 8062720